Netflix è stata trascinata in tribunale per una serie che ha infastidito addirittura una chiesa molto particolare: la situazione è completamente assurda
Si è sempre detto che l’arte per essere tale deve far parlare di sé e, se possibile, dare fastidio e provocare scandalo. Da questo punto di vista la serie Sabrina, prodotta da Netflix nel 2018, ha completamente centrato il bersaglio. La serie, destinata a un pubblico young adult, cioè a giovani adulti, aveva come protagonista una strega di nome Sabrina che scopre di essere figlia del diavolo e che combatte per una serie di valori sorprendentemente positivi, come l’emancipazione femminile, la libertà, la ribellione nei confronti di coloro che vorrebbero imporre la propria volontà sugli altri.
Il problema – e qui si entra nel surreale anche se è assolutamente tutto vero – è che il Tempio Satanico ha fatto causa a Netflix. La Chiesa di Satana è una religione serenamente riconosciuta negli Stati Uniti, di cui si può parlare pubblicamente ma che mantiene segreti i nomi dei suoi adepti esattamente come la Massoneria. Per questo motivo, più che chiesa si dovrebbe parlare di setta, ma questo dettaglio non cambia l’eccezionalità dei fatti che riguardano la serie Sabrina.
Netflix finisce in Tribunale: la questione è seria
Essendo Sabrina figlia di Satana, nella serie Netflix la rappresentazione del diavolo compare in diverse scene. Non sarebbe un problema (anzi, è perfettamente logico) se non fosse che Netflix ha palesemente copiato una statua di Baphomet che venne fatta realizzare dal Tempio di Satana su disegno dell’occultista francese Eliphas Levi, vissuto nel 1800. Il problema del Tempio, quindi, non è di stampo religioso ma, al contrario, un problema di diritti d’autore. Pare infatti che Netflix abbia copiato in tutto e per tutto la statua senza alcuni permesso.
Questo si è tradotto in un ampio danno di immagine per il Tempio, dal momento che nel telefilm la statua era simbolo di una “scuola associata al male, al cannibalismo e all’omicidio” con cui, paradossalmente, la chiesa satanica non vuole avere assolutamente niente a che fare. Al contrario, sul sito ufficiale del Tempio Satanico si afferma che il culto intende “incoraggiare la benevolenza e l’empatia, rifiutare l’autorità tirannica, opporsi all’ingiustizia e intraprendere nobili attività”.
Com’è finita la faccenda? Con un accordo tra Netflix e il Tempio, che inizialmente aveva chiesto ben 150 milioni di dollari di danni per scendere poi a soli 50. Non si sa se Netflix abbia effettivamente pagato la cifra richiesta ma ha accettato di inserire nei titoli di coda i riferimenti alla statua copiata e appartenente al Tempio.