Molto spesso ci si chiede se sia obbligatorio o meno portare sempre con sé i documenti di riconoscimento: cosa dice la legge
Molte persone si interrogano sulla necessità di portare con sé i documenti d’identità quando escono di casa. La domanda diventa di fondamentale importanza se si considerano le ultime novità giurisprudenziali che sembrano suggerire che non mostrare i documenti alle forze dell’ordine potrebbe costituire un reato.
Prima di affrontare la questione dei documenti d’identità è importante sottolineare che la polizia ha il diritto di chiedere le generalità di una persona. Questa richiesta è comune durante manifestazioni o controlli di routine. Rispondere fornendo informazioni accurate è obbligatorio e chi rifiuta o fornisce false generalità può commettere reati punibili con l’arresto o l’ammenda. Inoltre, ci sono alcuni casi in cui la pubblica autorità ha tutto il diritto di chiedere i documenti ai cittadini, come ad esempio la patente a coloro i quali si trovino alla guida di un veicolo.
Documenti d’identità: bisogna tenerli sempre con sé? La legge parla chiaro
La legge italiana stabilisce che la carta d’identità o documenti equipollenti devono essere esibiti su richiesta degli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza. Il rifiuto di farlo costituisce il reato di cui all’art. 651 c.p. punibile con l’arresto o l’ammenda. Tra l’altro, anche una recente sentenza della Corte di Cassazione ha enfatizzato che il rifiuto di consegnare i documenti di riconoscimento costituisce un reato. Nonostante questa interpretazione, però, non esiste una norma di legge in Italia che imponga ai cittadini di portare sempre con sé i documenti personali.
Secondo una giurisprudenza consolidata, dunque, l’obbligo di mostrare i documenti sussiste solo per coloro che, considerati pericolosi o sospetti, abbiano precedentemente ricevuto l’ordine di avere sempre con sé e di esibire il documento d’identità. In conclusione non sembra essere obbligatorio portare sempre con sé i documenti di identità in Italia, visto che manca una norma chiara che lo imponga.
Allo stesso tempo durante i controlli della polizia resta essenziale collaborare, andando a fornire le proprie generalità. Una sentenza della Cassazione nel 2017 ha infatti stabilito che: “L’elemento materiale del reato previsto dall’art. 651 c.p. consiste nel rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità e non nella mancata esibizione di un documento, condotta che costituisce, invece, violazione dell’art. 4, comma 2, T.U.L.P.S. e art. 294 del relativo regolamento, sempre che ne ricorrano le altre condizioni di persona pericolosa o sospetta».