Chi vuole lavorare con Jeff Bezos deve sapere che i colloqui vertono su due domande. Rispondere bene è essenziale per essere assunto
Uno degli uomini più potenti al mondo è sicuramente Jeff Bezos che per tanti anni è stato il CEO di Amazon. Nonostante ciò, sono tantissime le aziende che vedono a capo il magnate di Seattle. Chi vuole essere assunto dovrà sapere che tutti i colloqui vertono essenzialmente su due domande e bisogna sapere come rispondere.
Ad oggi Jeff Bezos è uno degli uomini più potenti al mondo, con un patrimonio secondo solamente a quello di Elon Musk. Sappiamo tutti che l’uomo è dietro alla creazione di Amazon, una delle più grandi e influenti società globali, nonché piattaforma numero uno nel mondo dell’e-commerce. Ad oggi, sembra quasi impossibile pensare di acquistare senza affidarsi ad Amazon e tutto questo è possibile grazie alla grandissima lungimiranza di Bezos, che è sempre stato all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione tecnologica.
Infatti l’imprenditore ha introdotto anche servizi come Kindle, il lettore di libri elettronici, e ha guidato lo sviluppo di servizi di cloud computing attraverso Amazon Web Services (AWS), che ha avuto un impatto significativo su molte industrie. Nel corso degli anni Bezos è riuscito ampliare la sua presenza in molteplici settori tra cui anche l’intrattenimento con Amazon Prime Video, l’intelligenza artificiale con Alexa e tanto altro.
Jeff Bezos ha un approccio unico ai colloqui di lavoro. Una storia emblematica è quella di Ann Hiatt, che ha sperimentato un colloquio insolitamente breve e diretto con il fondatore di Amazon. Nel 2002 Hiatt ha fatto un colloquio per un ruolo di assistente junior in Amazon, dopo vari colloqui minori è arrivato il momento dell’incontro con Bezos. Sorprendentemente il CEO ha posto solo due domande prima di decidere di assumerla immediatamente.
La prima domanda è stata un rompicapo intrigante: “Voglio che tu stimi il numero di lastre di vetro della città di Seattle“. Questo enigma ha costretto Hiatt a pensare in modo creativo per trovare una risposta, l’imprenditore le ha suggerito di basare la stima sulla popolazione della città, considerando elementi come la casa, il mezzo di trasporto, l’ufficio e la scuola.
La seconda domanda, in contrasto con la complessità della prima, era più semplice: “Quali sono i tuoi obiettivi di carriera?“. Hiatt ha risposto esprimendo il desiderio di lavorare in Amazon per imparare da persone ambiziose e appassionate. Questo è stato sufficiente per convincere Bezos, che l’ha assunta immediatamente. Hiatt ritiene che Bezos stesse valutando il suo potenziale, cercando di capire se avesse la grinta, il coraggio e la motivazione per affrontare le sfide e crescere professionalmente a un ritmo elevato.
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