Quando si viene morsi da un cane randagio non è sempre facile capire chi debba risarcire il danno: cosa dice la legge a riguardo
Talvolta potrebbe capitare di essere morsi da un cane randagio, in questi casi, non è sempre agevole capire di chi sia la responsabilità. Il fenomeno del randagismo, per quanto gli animali ormai fanno parte della nostra vita quotidiana, è sempre all’ordine del giorno.
E le cose peggiorano se si tiene conto del fatto che i servizi accalappiacani delle Asl non hanno quasi mai i mezzi o le risorse necessarie per evitare questo fenomeno. In questi casi, a correre maggiori rischi sono in modo particolare i bambini e gli anziani che, in linea di massima, sono sempre i soggetti a maggiore rischio.
Chiaramente, se ci si trova in una tale situazione, è consigliabile recarsi subito al pronto soccorso, qui i sanitari valuteranno se suturare la ferita o limitarsi a prescrivere una cura di antibiotici. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario sottoporsi ad una vaccinazione antitetanica o terapie contro la rabbia.
Morso da un cane randagio: chi deve risarcire i danni
Tuttavia il fenomeno del randagismo non è da sottovalutare, purtroppo è sempre più esteso e riguarda moltissime parti del mondo. Dunque, nell’ipotesi in cui si venga morsi da un cane che vive per strada, la domanda che spesso ci si pone è la seguente: di chi sarà la responsabilità?
In questi casi a risponderne è in linea di massima il Comune che in prima battuta non ha adottato gli accorgimenti previsti dalla legge che potessero, in qualche modo, evitare o quanto meno limitare la presenza di randagi in giro per le strade. La colpa, poi, in secondo luogo, ricade anche sulle Asl che non hanno provveduto al ricovero degli animali stessi negli appositi canili. Ovviamente il cittadino per potere pretendere il risarcimento deve provare nel corso del giudizio stesso:
- che ha davvero subìto un danno;
- che il danno è dovuto ad un’aggressione di un cane randagio;
- che il comune e/o la asl non hanno predisposto le cautele necessarie per impedire aggressioni.
In ogni caso, una sentenza del passato ha stabilito che la responsabilità del Comune, cosi come della Asl, esiste nel momento in cui loro stessi non abbiano fatto nulla dopo avere ricevuto continue e sistematiche segnalazioni di presenza nel territorio di randagi. Dunque, ciò significa che per imputargli la responsabilità di tali fatti è sempre necessario provare che tali soggetti non si siano attivati in nessun modo per evitare tali spiacevoli circostanze.